martedì 21 agosto 2018

L'arte di non buttare

Il problema del riciclo è che per poter riciclare devi avere sempre un botto di altre cose oltre a quella che vuoi riciclare. 
Non vuoi buttare i tappi per farci una tendina da mettere alla porta? Devi avere lo spazio, devi avere i chiodi, devi avere il filo, devi avere l'assicella di legno, i ganci, la colla… 
Mia figlia ama pasticciare, "fare i lavoretti", dice, e va anche bene insomma anche se casa diventa un casino. 
Per le bottiglie di vetro, quelle si usano, non è un problema, anche i barattoli sono comodi per congelare e conservare. 
I vestiti passano da noi alla polvere o a vestiti per le bambole con grande naturalezza, di solito se sono arrabbiata perché Francesco non ha messo in ordine si sente lo strappo di qualche vecchia canottiera, quando ho pulito casa mi è passata pure l'incavolatura. Ora il latte… il latte che scade oggi e non si usa? Non ne potevo più di purè (che poi d'estate muori) di dolci imposti e così ho usato un vecchio metodo del mio papà: il budino.
Mia madre in cucina sapeva fare solo alcune cose (di cui non ho fatto in tempo a chiedere/scrivere le ricette) ma non era propriamente un asso, papà si ingegnava molto di più, a lui devo tutto il mio sovrappeso da bambina. Comunque, anche il budino mi sembrava una scelta così così, perché non puoi mica presentare il budino per dolce ogni settimana… e poi Benedetta lo vuole per merenda e poi non al latte, e il latte… vabbè alla fine ho inventato il budino al Nesquik (500 ml di latte, tre cucchiai di Nesquik e colla di pesce) e finalmente non si butta più il latte. Non si butta soprattutto perché abbiamo scoperto che il budino si congela e rimane perfetto. Devo provare a farlo col latte scremato e la vaniglia. 

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