venerdì 10 agosto 2018

Ho 36 anni e stavo su Facebook

Mi ero iscritta su Faccia-libro 10, 12 anni fa… mi sembrava una cosa assolutamente fantastica: potevo rimanere in contatto con gli amici, scambiare qualche battuta, rivedere le vite di chi ho lasciato al paesello come quando nonna mi diceva "Sai che ha fatto il figlio di Rosetta? La quinta cugina di zia Teresa con cui pure tuo padre era cugino di nono grado?" 
Avevo avuto qualche sentore della sua non bontà: del tipo una ex coinquilina che ti commenta al vetriolo qualcosa, una persona che avevi frequentato novanta anni prima e  anche un po' matta che ti scrive che dovevi farle l'annuncio in carta bollata se ti sposavi, qualche ex padrona di casa che hai denunciato che ti chiede l'amicizia (ma sei cretina?), quella che spende cinquemila euro per la festa di sua figlia, posta un milione di foto senza neanche chiedere il permesso agli altri genitori e poi la becchi a fare la spesa al Todis, l'ex amico con cui mai ti sei sognata di stare insieme che scopri che ti chiede l'amicizia con l'account della fidanzata che ha fatto la stessa università di tuo marito (Sì, Giovanni, me ne sono accorta all'epoca, poi dopo un po' di mesi qualcuno mi ha fatto notare che forse ti piacevo. Tanti auguri alla fidanzata di uno senza palle), quell'altro maniaco di foto che ha quattro profili falsi e si mette mi piace da solo (e sì, questo era inquietante), i neo-grillini, quelli col fuoco sacro, che ricorrono a insulti appena fai un minimo di critica alla sindaca, quelle ragazze che credevi intelligenti e appena hanno la taglia desiderata inondano di foto il loro profilo e  chiedono "Ma stavo bene con questa maglietta? "... insomma, un proliferare di umanità che poco ci fa sperare. E poi arriva il temibile, il cattolico deluso che viveva in parrocchia solo ed esclusivamente perché lì c'erano gli amici (che magari si frequentano perché si ha un obbiettivo in comune, se tu non ce li hai più, ciccio, non è che devono stare con te per forza), classico Stalker… "No, perché gli amici non li sento più, mi hanno abbandonato, mi hanno lasciato solo"... Chissà perché… insomma tu gli dici che appena hai un minuto e torni dalle vacanze magari vi sentirete per un gelato, niente di vincolante o firmato col sangue insomma. Torni a Roma da casetta in montagna per partire per le vacanze vere e trovi Roma calda e sporca. Passi per una via solitamente accettabile, posti una foto e dopo una manciata di ore ti arriva il messaggio "Ho visto che sei a Roma, quando andiamo a prenderci un gelato?" Inquietantissimo. 
Il fatto è che frequentando la gente di persona non ti rendi conto di quante ossessioni ci siano in giro.
Ci ho pensato un po' e poi… Ho clikkato e mi sono cancellata. 
Motivi: Non m''importa molto di quello che fanno le altre persone, cioè, nel caso alzo il telefono e chiedo; il fatto di avere troppi contatti ti impone anche di pensare in termini di amici, non sono amici, sono appunto contatti, se ti vuole fare vedere sul serio come era bello il mare in quell'isola meravigliosa dove ha passato due giorni a fare foto ti invita e te le fa vedere a casa, non le posta come a dire "Poveri imbecilli, io sì che ho fatto la vacanza di lusso". 
Farsi vedere che si fa una vita piena e affascinate, che si ha un bel corpo, che tutto…. significa che non hai una bella vita, anzi la detesti così tanto che hai bisogno che almeno gli altri ti invidino. Un'emorragia di vanità. 

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