mercoledì 11 gennaio 2012

le analisi ed io. Due mondi diversi, quasi mai compatibili.

Ovviamente è passato almeno un mese dall'ultimo post sulle analisi del sangue,e le mie disavventure, iniziate lunedì 9 gennaio non potevano non essere trascritte qui. Allora, ore 7.00: arrivo di fronte al portone della ASL e aspetto. Sono la prima, e ciò non è di solito foriero di buone notizie. Si fanno le 7.40, perchè che fai, inizi alle 7.30? Non sia mai. Arrivo là di fronte e sempre la stessa ragazza dell'altra volta mi informa che dalla Regione Lazio (Grazie, Renata!) non hanno dato l'avvio ai PC. Aspetto, che devo fare? poi si fanno le 8.45 e ci mandano a casa.

E fu sera e fu mattina. Secondo giorno. Siamo al 10/01/2012, le 7.00 mi trovano sempre ad aspettare di fronte al portone della ASL. Arrivo c'è l'infermiera che abita di fronte che mi chiede di tenerle un attimo in custodia il carrelino della spesa. La meraviglia è che lei va a fare la spesa al mercato con gli stessi vestiti e le stesse scarpe con cui preleva il sangue alla Asl. Però io non sono laureata in biologia, quindi del lerciume che possono portare dentro non è che ci capisco molto. Sospiro, almeno si rinforzeranno gli anticorpi. Arrivo a portare finalmente la mia impegnativa al CUP. "Signora, qui deve pagare sette euro in più, che fa torna domani?" No. Francamente no. "Poi signora, queste qui non le facciamo, deve andare privatamente" ok. Sono rassegnata. Mi prelevano un ettolitro di sangue.  Mi dirigo verso casa dove inizio una paziente ricerca dei laboratori privati di Roma dove effettuano questa analisi. Mio marito me ne suggerisce uno. Chiamo, con santa pazienza, spiego il problema e se loro effettuano questo tipo di analisi. "Sì signora, può venire da noi!", sorrido "Perfetto, e quanto vengono?"
"200 euro signora, le prenoto gli esami"
"Forse è meglio che mi prenoti una visita cardiologica!"
Ma stiamo scherzando? 200 euro per vedere come mi si coagula il sangue??? Mi faccio un taglietto e si vede lo stesso, no?
Dovrò dirlo alla mia ginecologa. Magari non lo sa.  Comunque tanto telefono che alla fine spendo si 40 euro di telefonate ma trovo un posto dove le fanno a 160 euro. Mio marito giustamente è sicuro che per 160 euro poi ci ridaranno il sangue indietro. Lo vuole mettere sul comodino tipo reliquia. Magari si coagula e  si scioglie come quello di San Gennaro.

E fu sera e fu mattina. Terzo giorno. 11/01/2012. Quel santo di mio marito, perchè diventerà santo, gli sto dando una (potente) mano io, mi accompagna a fare queste analisi. Arriviamo in questo salone di bellezza iperpulito dove una dottoressa carinissima mi tira il sangue (sempre allo stesso braccio, che manifesta ora un discreto livido). E andiamo con Francesco a fare colazione. Poi mi da uno strappo a casa e io vado a fare la spesa al todis. 
Sono al banco del pane. Squilla il telefono.
"Pronto"
"Signora, la chiamo dal laboratorio di analisi" ("Oddio, ecco, è la fine che si avvicina!!!!")
"Mi dica!"
"No, mi scusi tanto sa, è che il sangue della provetta si è coagulato, potrebbe tornare domani?"
"Non si preoccupi" Che devo fare, mi rassegno. E poi penso a san Gennaro e sorrido. L'hai capito il simpaticone? Ci ha fatto il miracolo!!!


E domani, se san Gennaro non fa troppo il simpatico, magari ci riusciamo!!! Hihihi!!!

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