sabato 6 febbraio 2016

L'ignoranza e le favole di genere

Non mi muovo volentieri su questo piano spinoso, desidero però fare una riflessione. Ultimamente siamo stati bombardati da centinaia di immagini con Cenerentola che bacia in bocca Aurora, di Ferdinando e il Principe non mi ricordo come si chiama che slinguazzano in questa specie di scambio di coppie assai poco attraente per me. Ma non è attraente perché sono coppie a un colore solo, non è attraente perché mi sono resa conto che non sono per niente attraenti i cartoni Disney che vengono rappresentati. E mi sono resa conto che questa versione edulcorata di favole priva i bambini non solo della verità dell'esistenza (bella, ma pericolosa, dolorosa e quant'altro), ma gli presenta un mondo in bianco e nero dove la verità non esiste, allora eliminiamo anche la verità della coppia di quella favola.
Diceva, un vecchio amico, che il principe azzurro non c'è più, ci sono solo principesse, forse quelle parole avevano più senso di quello che pensava.
Parliamo di Aurora? Aurora chi?, tanto per cominciare. Aurora è una principessa frivola della Disney, cresciuta da tre simpatiche sceme ancora più frivole che fanno saltare una copertura di 16 anni per non aver voglia di prendere uno straccio in mano e ripulire una casa. Niente di tutto questo nella terrificante favola di Perrault dove la principessa si addormenta, viene svegliata, sposata in segreto e ha una suocera orchessa che vuole divorare lei e i suoi figli. Praticamente la versione Disney finisce dopo un quarto della favola vera.
Parliamo di Hansel e Gretel che vanno a finire nella casa di una dolce vecchina antropofaga?
Una storia strana e insensata? Non mi pare...
http://www.repubblica.it/esteri/2015/08/06/news/russia_nonnina_squartatrice_fa_a_pezzi_12_persone-120505623/
Capisco che parliamo di un giornalista di laRepubblica e quindi ovviamente ha visto solo film e di Hansel e Gretel non si parla molto nei cartoni per bambini. E che altro facciamo perdere ai nostri figli? Vi ricordate il meraviglioso Barbablù? Sì, quello della chiavetta magica che porta alla stanza in fondo ricoperta di sangue e di corpi squartati delle precedenti mogli. Qualcuno mi dirà che io queste favole le ho lette e non sono poi così normale da potermene vantare ed è vero, lo ammetto. Ma mi viene il dubbio che queste favole fossero importanti e perderle sia un danno incalcolabile per i nostri figli. Prima di tutto non esistono favole da maschio e favole da femmina: le ha trasformate Disney in questo. Femministe sceme che prima riducono le favole a storiette senza senso e poi si lamentano perché inculcano alle bambini valori negativi (che poi pulire la casa a sette uomini che ti ospitano rischiando la loro vita per te che sei un'emerita sconosciuta mi sembra proprio il minimo sindacale) e in storie per maschietti che mettono in gioco solo competitività e superpoteri. Li facciamo evadere dalla realtà per giunta mostrandoglielo con la televisione (sono d'accordo che Hannibal sotto i sei anni non sia un gran film!). Forse stiamo perdendo l'identità perché abbiamo perso lo specifico del maschile e del femminile che lottano insieme nella fiaba pur non essendo la coppia il loro fine ultimo. La Sirenetta voleva il principe, ma perché non le importava vivere 300 anni, voleva un'anima immortale e così il principe della Bella addormentata è coraggioso ma non perché salva sta principessa, ma perché non ha paura di andare contro sua madre che pure ama per il bene della sua famiglia. Ma già vedo certe madri "No, al bambino, alla bambina, certe cose", e poi andranno a vedersi i palazzi divelti dell'incredibile Hulk.
Liberiamo i bambini da questa dittatura della Disney (vale più Frozen di tutte le altre storie liberamente tratte che fino ad ora ho citato), liberiamoli da un mondo finto e stereotipato  dove ovviamente Cenerentola è andata con Aurora per liberarsi di quello scemo di Principe Azzurro.

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