lunedì 12 dicembre 2011

Crisi e carrelli

Certo che gli italiani sono proprio terrorizzati!!! Vedo, vedo, l'altro giorno su vi a del corso c'erano molti più pacchetti che persone. Che poi, se c'è la crisi sul serio, fai una candelina al tutto mille, non il regalo su via del corso dove un paio di guanti costa un'eresia!!!

 Che popolo triste, che in un momento di necessità non riesce a rinunciare al superfluo. Giravo contenta con mio marito, che è sempre una stella, ma devo ammettere che in questo periodo mi vizia come pochi ( la verità è che se sarà così ogni volta non vedo l'ora di fare un'altro bimbo), e osservavamo. Costo della passeggiata 0 euro, ma non è quello, a me davvero non piace comprare le cose che costano tanto, le cose buone sì, ma quelle che costano tanto solo perchè sono ben piazzate in vetrina no. E non si tratta di tichieria, ma di senso della realtà.
Forse sono tanti quelli che prendono 30.000 euro al mese, e quel pomeriggio erano tutti su via del corso, non dico di no, ma...  Da bambina avevo dei libri bellissimi, e c'erano una favola e una filastrocca che mi piacevano tanto. La favola raccontava di un pastorello, molto bravo a lavorare il legno, che mentre il gregge pascolava intagliava il suo bastone con grande maestria. Passò di lì il principe che, senza ovviamente presentarsi, si offrì di comprare quel magnifico bastone. Il pastorello disse no, una due e tre volte, alla fine il pastorello disse: -Non vendo il mio bastone, e non mi interessa farlo, a qualunque cifra, non lo sapete che io sono ricco come il figlio del re se non di più?- il principe si stupì molto di questa affermazione e chiese spiegazioni, il pastorello rispose: - Il sole scalda lui e scalda me, l'acqua disseta me e disseta lui, e non desidero niente di ciò che non ho, perchè sono felice di ciò che sono e ogni cosa diventa superflua se siamo felici.
Il principe ci pensò un po' su e gli diede ragione: - E chi te lo dice è proprio il figlio del re.
Ovviamente semplifica sempre, ma secondo me c'era proprio del vero in questa favola. Vedo sempre gente che non si accontenta mai. Mi ricordo, quando sono tornata dal cammino di Santiago e, dopo vari giorni in convento a Roma (ti preservi dal trauma almeno), sono capitata a Fiumicino (ero atterrata a Ciampino). Mi sono sembrati tutti matti, e mi sembrano ancora tutti matti. Non esiste la libertà dalle cose. Mi sembrano tutti schiavi. E' vero che lo dice una persona a cui non è mancato mai niente, anzi, probabilmente ha avuto più del necessario, ma dall'età della ragione ammetto che non ho mai desiderato niente di ciò che non avevo. E mi sento molto più ricca di gente che si vende l'anima, la famiglia e gli amici per uno stipendio più alto e cerca poi di ricomprarseli con un pacchetto incartato bene. Ed è bello pensare che attorno ho molti amici, molto ricchi, proprio come me.

2 commenti:

  1. io credo che semplicemente molti italiani non abbiano capito nulla e stano sperperando soldi che non hanno.
    come va stellina?

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  2. Sarei potuta essere più sintetica, approvo, ma amo il mio callo dello scrittore!!! TUtto ok!

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