venerdì 28 ottobre 2011

Il vero vip della zona...

Lo so che non rientra esattamente in Prati, ma il mio quartiere, in fondo, ha i limiti che io decido camminando: nel raggio di venti minuti a piedi è tutto quartiere per me. E a proposito di Vip, il più figo va in giro vestito di bianco con un mantello rosso e per me è un vero supereroe!!!
Ieri, il mio supereroe, era ad Assisi a tenere un discorso per la giornata interreligiosa per la pace. mi commuovo sempre quando si ricorda il muro di Berlino. Ero piccola, molto piccola, facevo le elementari. Pensare che oggi i miei alunni non sanno cosa fosse la guerra fredda mi fa sentire vecchia, ma credo di poter audacemente sorvolare questo punto. Quando il muro è crollato a scuola piangevamo di gioia. Quando è morto il Grande GP2 ricordo che misi i pulcettini del catechismo seduti in cerchio e raccontai la storia di questo mondo diviso in due che si odiava e per loro era stranissimo. Ieri Benedetto lo ha ricordato, e mi sono commossa come ogni volta. Ma non ha fatto certo solo questo. Ha ribadito una concezione irenica della religione, un Niccolò Cusano che oggi viene poco, troppo poco ricordato.
Ma poi un'altra cosa mi é piaciuta tanto, anche tantissimo: la maggioranza dei cattolici (non cristiani, cattolici, con tutte le differenze che comporta) non è veramente credente, e soprattutto non è cattolico. Cosa vuol dire "CREDO NELLA CHIESA, UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA"? Quasi nessuno lo sa. Vuol dire difendere la Chiesa, Amare la chiesa come la propria carne, soffrire se questa viene attaccata, difenderla... non lo vedo tanto. Voglio dire, non c'è vera indignazione. I cattolici sono freddi come mozzarelle messe in frigo tre giorni. E sopratutto credono che il Catechismo della Chiesa Cattolica, il Magistero, i documenti, siano poco più che scartoffie. Ma se tu non li accetti non sei cattolico. Accetti l'insegnamento di Cristo a tuo modo, sei cristiano fai da te, ma di qui a essere cattolico c'è un abbisso. Non che ci sia nulla di male in questo, se non fosse che questa gente infesta l parrocchie, soprattutto per fare matrimoni, comunioni, feste mangerecce e così via... Non che i cattolici, o meglio quelli che ci provano, siano arrivati... ci tocca una strada molto lunga. Ma tra lo sforzarsi di comprendere con tutte le proprie energie e il negare semplicemente perchè non si è d'accordo la strada è lunga, e la differenza sta nel voler fare la fatica di percorrerla. "Gesù non è venuto sulla terra per organizzare gite e feste di compleanno, ma per dare senso alla vita e alla morte dell'uomo" (Paolo Asolan)

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